E pensare che, da bambino, la squadra ciclistica del suo paese lo ha rifiutato… oggi, ha portato la bandiera italiana a sventolare alto!
Fino ai 20 anni, Sonny Colbrelli ha lavorato come metalmeccanico alla catena di montaggio, mentre si dilettava col ciclismo ottenendo, tra l’altro, buoni risultati nelle corse in linea.
Professionista dal 2012, proprio in quell’anno, è il più giovane a partecipare al Giro d’Italia che disputerà ben sei volte, senza però ottenere una vittoria di tappa.
Venendo ai giorni nostri, la trasformazione da velocista a uomo “da classifica” è avvenuta proprio in questa stagione, con le seguenti vittorie: al Campionato Italiano, al Giro del Benelux, agli Europei di Trento e sopratutto alla sua prima Parigi-Roubaix. Una gara durissima, maltempo incluso!
Comunque sia, il bresciano – già campione italiano ed europeo – l’ha vinta in volata, dopo la foratura di Gianni Moscon. E con tale risultato, Sonny è entrato di fatto nella storia del ciclismo italiano. Infatti, l’Italia non vinceva in questa competizione dal 1999 (con Andrea Tafi), e Colbrelli ha fatto centro alla sua prima partecipazione!
